Busto Arsizio (VA) – 23^ Maratonina Città di Busto Arsizio

...che delusione!

.. dopo 3 mesi di lavoro, di uscite in solitaria con in testa la tabella dei lavori da fare, tanto impegno e tanta determinazione, il 9 novembre arrivo alla partenza della mezza di Busto Arsizio. Io, Walter, Daniele e Roberto ci scaldiamo insieme, chiacchieriamo, scherziamo, io però non sono serena: le gambe in settimana mi hanno dato qualche segno di affaticamento, così avevo deciso di prendermi 3 giorni di riposo prima della gara e oggi mi sembra di sentirle a posto, speriamo! È ora, ci portiamo alla linea di partenza. Cerco con lo sguardo i palloncini rossi (quelli dell’1h35’), mi volto verso Walter e dico: “se non succede niente di strano le gambe le ho sentite bene”. Bang!! si parte e raggiungo in un attimo i mie palloncini e mi metto davanti a loro, dietro c’è ancora troppo gente. Li sento che parlano, sto tranquilla, sto qui e cerco di tenere un passo costante. Le gambe girano bene, il fiato è ok, cerco la concentrazione per tenere il ritmo fino alla fine. Davanti a me vedo Daniele, lo vado a prendere, lo incito, ma intanto sento che la mia coscia sinistra è leggermente dolente, cerco di correre rilassata e proseguo con un ritmo leggermente sotto i 4.30, ma purtroppo tra il 5° e il 6° km avverto una forte fitta che parte dal gluteo e arriva dietro al ginocchio. Mi fermo di botto, mi metto di lato, aiuto, che faccio? Vengo subito raggiunta da Daniele che mi chiede cosa sia successo e gli dico della fitta. Ripartiamo insieme camminando e poi piano piano riprendiamo anche a correre, passo dopo passo, dopo qualche chilometro arriviamo anche a tenere ancora i 4.30, ma per brevissimo tempo, ecco arrivare un’altra fitta. Niente, purtroppo ho capito che forse riuscirò a finirla, ma certamente devo correre molto lenta. Daniele mi tiene compagnia ancora qualche km poi riparte e io mi sono rilassata e corro tranquilla a questa andatura non ho nemmeno il fiatone e mi godo i compagni di corsa e il tifo sulla la strada. Taglio il traguardo in 1.43.23. Ora devo pensare a riposare e guarire!